Le cose non capitano mai per caso e l’occasione di un incontro in una libreria, può far nascere qualcosa di meraviglioso.
Lunedi 22 gennaio, nella libreria iocisto, situata al Vomero, abbiamo scoperto l’esistenza di un luogo dove poter leggere dei libri anche “introvabili”.La saletta che ci ha ospitato, tappezzata di libri, è stato il posto in cui si è creato un bel clima di scambi di idee. La presidente Adelaide Tartaglia dell’ASPIC Napoli Avellino, ha saputo comunicare quanto sia importante poter interagire con un Counselor che, “camminando” a nostro fianco può mettere ordine nei nostri pensieri e farci cambiare atteggiamento se viviamo questa condizione come un problema o una vergogna ed il cui senso di malessere crea conflitti in famiglia o nell’ambito lavorativo. Il suo intervento ha stimolato la platea, che timidamente ha iniziato a fare numerose domande, mettendo in evidenza il bisogno di comunicare.
Ed è proprio sulla scia di questa voglia di comunicare, che, quando si è passati alla Presentazione del libro di Mario Vegliante dal titolo “La mia vita e Mr. Park“, l’atmosfera si è fatta ancora più calda.
La saletta si è riempita interamente e, quando la giornalista Cristina Abbrunzo ha preso la parola, invitandoci ad “allacciare” virtualmente le cinture, abbiamo intrapreso un viaggio che ci stava portando verso qualcosa di incredibile. Mario Vegliante era seduto al tavolo, lo sguardo timido ma con quegli occhi sapeva parlare al nostro cuore. L’ascolto delle sue parole, sapientemente lette dall’attore Roberto Solofria, sono arrivate direttamente all’anima in maniera ironica e profonda. Ciò che Mario aveva saputo esprimere in quelle pagine, era esattamente ciò a cui ognuno di noi pensava. Pareva che stesse dando forma ai nostri pensieri. Il Prof. Tessitore, evitando di usare il linguaggio “medichese”, ha saputo darci, il suo contributo scientifico in maniera chiara e precisa. La Presidente dell’Associazione Parkinson Parthenope Filippina Santoro, ha messo in evidenza l’importanza dell’associazionismo come luogo di incontro tra persone che vivono i tuoi stessi problemi, avere informazioni da persone che vivono la tua stessa esperienza ed incontrare i medici al di fuori del contesto ambulatoriale. La serata si è conclusa con la visione di un’emozionante video in cui, scorrevano le parole di Roberto Vecchioni…”Io sono vivo e tu mio dolore non conti ….niente”.
Al ritorno a casa ognuno di noi aveva portato qualcosa di prezioso: chi la gioia di essere riuscita a prendere di nuovo la metropolitana, chi ha provato un’emozione così intensa da volerla condividere con gli altri, chi ha capito che deve continuare a scrivere perchè “scrivere è una terapia”, chi ha sentito di non essere più solo, chi ha capito che il Parkinson non è una malattia ma uno “stato”, chi ha capito che “la vita è bella”.
Marina Agrillo